Temi

Un welfare generoso ma insostenibile: perché separare previdenza e assistenza?

Mara Guarino

Sono 157 i miliardi assegnati a oneri assistenziali nel 2022, con una spesa cresciuta del 126% nell’arco di un decennio. Tutto sommato stabile invece quella per prestazioni previdenziali, che vale il 12,97% del PIL: un valore in linea con la media europea ma distante da quello comunicato a Bruxelles. Generando confusione ed esponendo il Paese al rischio di una dura riforma

IRPEF, fasce di reddito e contribuenti: quanti divari!

Mara Guarino

L'indagine annuale condotta dal Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali conferma un trend noto: quella dell'IRPEF è una bilancia in disequilibrio, territoriale ma non solo. Mentre quasi la metà degli italiani (il 47%) non dichiara redditi, tra i versanti è l'esiguo 13,94% dei contribuenti con redditi dai 35mila euro in su a corrispondere da solo il 62,52% dell'imposta
 

Una mappa della previdenza italiana: il bilancio per singola Regione

Mara Guarino

Solo 9 delle 20 Regioni italiane presentano entrate contributive e uscite per prestazioni vicine a quel rapporto del 75% che può dirsi rappresentativo di un sistema vicino all'equilibrio: bene il Centro trainato dal Lazio e il Nord, con la sola eccezione di Piemonte e Liguria; pesanti i disavanzi del Mezzogiorno, che richiederebbe più investimenti e meno assistenza

Gli interventi da fare sulle pensioni

Alberto Brambilla

Il recente intervento del Ministro Giorgetti sul tema pensioni palesa che in Legge di Bilancio non ci saranno grandi spazi per intervenire sulla riforma Monti-Fornero. A dispetto dei proclami fatti in campagna elettorale e dei correttivi di cui il sistema avrebbe bisogno
 

IRPEF, chi paga il conto? La mappa per tipologia di contribuente

Lorenzo Vaiani

La scomposizione delle dichiarazioni dei redditi per contribuente mostra come, al netto del bonus-TIR, oltre la metà (50,9%) dell'IRPEF sia carico dei dipendenti. Seguono i pensionati, che versano un terzo del totale (33,3%), e gli autonomi (12,7%), mentre il restante 3,1% arriva da chi ha altre fonti di reddito